La Regione, come le ha ordinato il tribunale, ha fissato la tariffa per garantire l’assistenza sanitaria agli ultrasessantacinquenni arrivati con un ricongiungimento. Ma l’accordo con il governo prevede molte altre novità .
– Gli anziani stranieri arrivati in Lombardia con un ricongiungimento familiare possono finalmente iscriversi, a pagamento, al servizio sanitario oppure stipulare una polizza assicurativa sanitaria con la nostra società.
Questo diritto è stato ribadito lo scorso dicembre dal tribunale di Milano, sollecitato da un ricorso presentato da queste associazioni di categorie Anolf, Asgi, Avvocati per Niente e Naga. Solo da qualche giorno, però, la Regione Lombardia si è adeguata: una circolare della direzione generale sanità, “nelle more dell’emanazione degli opportuni provvedimenti ministeriali”, fissa l’importo del contributo volontario a 387,34 euro.
Il problema risale al 2008, quando una nuova legge sui ricongiungimenti ha obbligato gli ultrasessantacinquenni chiamati in Italia dai figli a pagarsi l’assistenza sanitaria, iscrivendosi volontariamente a pagamento al SSN o stipulando un’assicurazione.
Solo alcune Regioni, finora, sono intervenute autonomamente per fissare la tariffa e la Lombardia non era tra queste. I vecchietti immigrati, quindi, si ritrovavano di fatto senza copertura sanitaria. La sentenza di dicembre ha però costretto l’amministrazione a darsi una mossa.
È solo un primo passo, perché la Lombardia e tutte le altre Regioni dovranno presto migliorare i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini stranieri, adeguandosi alle best practises diffuse sulla penisola. Lo dice un accordo raggiunto a dicembre con il governo, che tra le altre cose, oltre all’iscrizione volontaria per gli ultrasessantacinquenni ricongiunti, prevede l’iscrizione obbligatoria al Ssn per i figli degli irregolari (che quindi avranno un pediatra) e per chi attende il primo permesso o la regolarizzazione.
Per chiunque voglia valutare un preventivo di spesa per assicurazione sanitaria per ricongiungimenti familiari (assicurazione sanitaria per genitori over 65 ) può chiamarci al n. 02/67078247 .
Chiarimenti sui ricongiungimenti familiari. Arrivano dal ministero dell’Interno, dipartimento Libertà civili e immigrazione, con due circolari del 17 febbraio. La prima circolare riguarda l’assicurazione sanitaria obbligatoria per il ricongiungimento dei genitori oltre i 65 anni di età. La seconda invece le richieste relative a familiari che, in conseguenza di un’espulsione, sono iscritti nel Sis (Sistema informativo Schengen) e devono quindi esserne cancellati prima di poter ottenere il nulla osta.
Per i genitori over 65, la stipula di un’assicurazione a copertura dei rischi sanitari sul territorio nazionale (o in alternativa l’iscrizione dietro pagamento di un contributo AL Servizio sanitario nazionale) è diventata obbligatoria con l’ultimo decreto di recepimento di una direttiva Ue sui ricongiungimenti, entrata in vigore al novembre scorso. Da allora c’è però un vuoto normativo: la circolare protocollo n.737 informa che è ancora in fase istruttoria il decreto del ministero del Lavoro, della Salute e della Previdenza sociale con cui viene determinato l'importo del contributo per l'iscrizione al Servizio sanitario.
La seconda circolare invece, n. 738, riguarda il ricongiungimento dei familiari iscritti nel “Sis” e contiene una stretta. Al momento, spiega la circolare, la consegna della lettera con la quale il familiare all’estero può ottenere dall’ambasciata d’Italia la cancellazione dell’espulsione avviene prima della verifica, da parte dello Sportello unico, che il richiedente sia in regola, coi requisiti di reddito e alloggio.
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